L´ANNO CHE VERRA´: LE CONSIDERAZIONI DI PIERANGELO CALANDRA

02-07-2012 22:44 -

Nell´ultimo giorno della stagione sportiva 2011/2012 pubblichiamo le parole di Pierangelo Calandra, che saluta il primo campionato di Eccellenza della storia dell´Olmo, chiuso con una salvezza anticipata.


"E´ l´ora di fare come ogni anno i saluti finali e il resoconto di questa annata calcistica, ma soprattutto è ora di programmare la prossima stagione. Per quanto riguarda la prima squadra, è stata la stagione più difficile per tanti motivi: categoria nuova, giocatori nuovi per la categoria, un po´ di inesperienza e il ritrovarsi a lottare per non retrocedere, traguardo a cui ultimamente non eravamo abituati. Alla fine abbiamo portato a casa la pelle! Siamo riusciti a salvarci e questo era l´obiettivo: gran parte del merito va a questi ragazzi che hanno dato l´anima per l´Olmo, con grande spirito di sacrificio e uno spogliatoio davvero unito, in cui tutti - dal più vecchio al più giovane - hanno dato il proprio contributo. A livello tecnico la squadra e i singoli sono cresciuti molto grazie al loro impegno costante e alla assidua presenza agli allenamenti, con i più anziani a fare da esempio e aiuto per i più giovani. Una società come la nostra deve assolutamente basarsi sul settore giovanile e sul lavoro dei tecnici di tutto l´organigramma: in tal senso sono stati costanti i rapporti e i contatti fra la prima squadra e gli allenatori di Juniores, Allievi e Giovanissimi. Il programma di lavoro svolto da ogni tecnico è stato concordato con lo staff della prima squadra per riuscire a portare il maggior numero di giovani ad affrontare campionati maggiori, di alto livello, tanto che in quest´annata hanno esordito in Eccellenza almeno dieci giocatori cresciuti nel nostro vivaio. Il nostro obiettivo primario è quello di potenziare il settore giovanile con tecnici, strutture, programmazione, organizzazione e collaborazione. Per far crescere i nostri piccoli calciatori, il legame più stretto con la Juventus sicuramente garantisce un maggior livello qualitativo, non solo per quanto riguarda il percorso di aggiornamento dei nostri tecnici, ma soprattutto per la possibilità dei nostri tesserati di avere gli occhi di osservatori Juve puntati addosso. La differenza con altre realtà della regione sta nella stretta collaborazione fra società, squadra e staff tecnico; siamo sempre stati accontentati in tutto, dai campi di allenamento ai rimborsi spesa, sempre puntuali, senza dimenticare i premi-partita e le trasferte organizzate in modo impeccabile. La società in questi anni è cresciuta molto e avrà ancora grandi soddisfazioni nel vedere migliorare i propri tesserati, sia dal punto di vista calcistico, sia dal punto di vista umano. Personalmente ringrazio la società, dal presidente a tutti i dirigenti, per ciò che hanno fatto per noi, per il materiale umano e non che ci hanno messo a disposizione, per la presenza continua senza mai interferire nelle scelte tecniche, per l´attaccamento alla squadra. Ritengo che sia la società ideale per un allenatore che ha voglia di lavorare e di puntare sui propri giovani.


Un grosso grazie alle persone che gravitano intorno alla società, meno appariscenti, ma sempre presenti, quelle senza le quali è impossibile andare avanti: Alfonso, Beppe, Giovanni, Mauro, Diego, Aldo, Vincenzo, Luca...sperando di non dimenticare nessuno. La prima cosa che deve fare un allenatore è circondarsi di persone di fiducia e di grande valore, per questo ho scelto i miei stretti collaboratori con grande cura e insieme abbiamo creato un gruppo di lavoro molto affiatato: a volte uno sguardo, un abbraccio o una pacca sulle spalle valgono più di ogni altra cosa. Davide Enrici è il "secondo" ideale, sempre prodigo di consigli per tutti, rispettato da giocatori, ma anche uomo spogliatoio: rappresenta in pieno lo spirito Olmo, per attaccamento ai colori; sarà un grande allenatore perché ha voglia di apprendere e di fare la gavetta che serve per avere la giusta esperienza per il futuro e ha grandi qualità umane e tecniche. Ale Marchioro penso che sia il preparatore atletico del futuro: ha grande voglia di imparare, di documentarsi, di provare soluzioni nuove, di inventare sempre allenamenti diversi. Continua a studiare e testa sul campo le nuove metodologie con grande passione e competenza; spero un giorno di perderlo perché merita categorie professionistiche, anche se sarà difficile da rimpiazzare. Renato Moroni è l´esperienza in persona, grande attaccamento alla squadra, accudisce i portieri come suoi figli; in tre anni i portieri hanno avuto rendimenti eccezionali, grazie al suo lavoro meticoloso. Samuele Porfido si è inserito in maniera meravigliosa nel gruppo, offrendo impegno e professionalità fuori dal comune: sempre disponibile, presente e di costante aiuto ai ragazzi, il fisioterapista perfetto. Marco Copello si è dimostrato veramente capace in tutto, dal campo alla scivania, è una fonte di notizie utilissime e sempre a stretto contatto con tutto lo staff. Carte federali e regolamento calcistico sembra averli scritti lui. Marzio Pancera ci è stato di grande aiuto nella stagione, in particolar modo nel periodo più difficile, ottimo collante fra squadra, staff e società, usando bastone e carota, a seconda dei momenti. In costante contatto con me senza interferire mai in scelte tecniche o tattiche e sempre presente. Un particolare e sincero ringraziamento va poi a Silvio Pizzo per la preziosa e insostituibile collaborazione. Ancora un grande ringraziamento a tutti gli allenatori del settore giovanile, per la loro competenza e per la passione dimostrate: tenete duro, perché verrete ricompensati, il mio sogno è vedere fra qualche anno tutti gli elementi della prima squadra cresciuti nel nostro settore giovanile. Io ci credo talmente tanto che dal prossimo anno farò parte anche dei tecnici della Scuola Calcio: la nostra famiglia deve crescere.


Buona estate a tutti,
Pier Calandra


Fonte: emmecì