Nei giorni scorsi sono apparse su alcune testate giornalistiche voci di una disponibilità della dirigenza dell'Olmo a una possibile fusione con il Cuneo. Desidero smentire in modo categorico queste voci, anzi, vorrei sottolineare come la pur dolorosa vicenda che ha coinvolto la società biancorossa non corrisponda alla morte del calcio a Cuneo, come sembra trasparire da alcuni articoli letti di recente. In città e nelle frazioni sono tante le associazioni sportive che assicurano attività calcistica di differente livello, tutte assolutamente qualificate! Ricordiamo come nel settore giovanile del Cuneo, partecipante ai campionati di livello nazionale in quanto società professionistica, hanno militato tanti ragazzi cresciuti nell'Olmo e in altre società vicine, società che hanno accompagnato questi giovani calciatori fino ad avviarli alla attività agonistica. Differente, invece, il discorso legato alle prime squadre. Grande vanto della nostra società è quello di dare esclusivamente spazio in prima squadra a giocatori di Cuneo e del Cuneese. L'Olmo ha da poco concluso la sua ottava stagione consecutiva in Eccellenza, avendo partecipato al campionato con una rosa composta da giocatori cuneesi, la maggioranza dei quali proveniente dal nostro vivaio e si prepara alla prossima stagione con identici propositi. In attesa della ratifica dei ripescaggi, nella prossima stagione sportiva l'Olmo potrebbe schierare tutte le formazioni agonistiche nei campionati regionali (cinque su cinque), mentre sarà confermata la richiesta di riconoscimento quale Scuola Calcio Elite della Figc per il quarto anno consecutivo. Fatte queste doverose premesse, preciso che sì l'Olmo si è reso disponibile a discutere con l'Amministrazione Comunale per un progetto sportivo che coinvolga la città, ma comunque sempre e solo in continuità con il più che dignitoso cammino che sin dal 1984 ha permesso all'Olmo di ritagliarsi un importante spazio nel calcio dilettantistico piemontese.
